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Gli ordini diretti del MePA sono soggetti a bolli?

lentepubblica.it • 6 Ottobre 2015

mepaL’Agenzia delle Entrate, in risposta alle istanze di interpello formulate da Consip S.p.A., in riferimento alla Richiesta di offerta e all’ordine diretto d’acquisto effettuati sul Mercato Elettronico della P.A., e attraverso la Risoluzione n. 96/E del 16 dicembre 2013 (in allegato a questo articolo) ha precisato che:

 

• il documento di accettazione firmato dal PO contiene tutti i dati essenziali del contratto: amministrazione aggiudicatrice, fornitore aggiudicatario, oggetto della fornitura, dati identificativi, tecnici ed economici dell’oggetto offerto, informazioni per la consegna e fatturazione ecc. e, pertanto tale documento di accettazione dell’offerta deve essere assoggettato ad imposta di bollo ai sensi dell’articolo 2 della tariffa, Parte Prima allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642;

 

• le offerte presentate dagli operatori che non sono seguite dall’accettazione da parte della Pubblica Amministrazione non sono, invece, rilevanti ai fini dell’applicazione dell’imposta di bollo. Si tratta, infatti, di mere proposte contrattuali… che non producono effetti giuridici qualora non seguite dall’accettazione;

 

• le disposizioni di cui all’art. 2 della Tariffa, Parte Prima, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, si applicano anche alle scritture private redatte per concludere contratti attraverso la procedura denominata “Ordine Diretto”;

 

• ai sensi dell’art.8 del D.P.R.26 ottobre 1972, n. 642, nei rapporti con lo Stato l’imposta di bollo, quando dovuta, è a carico dell’altra parte, nonostante qualunque patto contrario. Pertanto, nel caso in cui il punto ordinante sia un’Amministrazione dello Stato, l’imposta di bollo è a carico esclusivamente dei fornitori;

 

• l’imposta di bollo sui documenti di accettazione e di ordine diretto per l’approvvigionamento di beni e servizi scambiati tra enti e fornitori all’interno del MePA può essere assolta con le modalità previste dall’art. 15 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 ovvero assolta in base alle modalità individuate dalla lettera a) dell’art. 3 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 e cioè mediante versamento all’intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate che rilascia apposito contrassegno.

 

In alternativa alle modalità di cui all’art. 15 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 e al pagamento per mezzo del contrassegno è possibile utilizzare le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo sui documenti informatici di cui all’art. 7 del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 23 gennaio 2004.

 

Tali modalità sono illustrate nella circolare n.36 del 2006, in allegato a quest’articolo.

 

Per completezza, si evidenzia, infine, che l’art. 139, D.P.R. n. 207/2010, (rubricato “Spese di contratto, di registro e accessorie a carico dell’affidatario”) dispone che “Sono a carico dell’affidatario tutte le spese di bollo e registro, della copia del contratto e dei documenti e disegni di progetto….”.

 

Quanto sopra è coerente con le Condizioni generali allegate ai bandi MePA, nelle quali, con riferimento dell’Ordine diretto, è previsto che “L’imposta di bollo e di registro del Contratto eventualmente dovute sono da intendersi incluse nel prezzo e restano, pertanto, a carico del Fornitore. Relativamente all’imposta di bollo, eventualmente dovuta in caso di Ordine Diretto, l’onere per le prime 100 righe dell’Ordine stesso è da intendersi incluso nel prezzo.

 

Il Fornitore ha la facoltà di rifiutare Ordini Diretti eccedenti le 100 righe, salvo il caso in cui il medesimo Fornitore intenda ugualmente dare corso all’Ordine. Il Fornitore è tenuto, comunque, a dare comunicazione al Punto Ordinante dell’eventuale rifiuto dell’Ordine Diretto, eccedente le 100 righe entro i due giorni solari successivi dal ricevimento dello stesso a mezzo di documento elettronico firmato digitalmente e inviato a mezzo di Posta Elettronica Certificata al Punto Ordinante. In caso di determinazione forfetaria dell’eventuale imposta di bollo per l’Ordine Diretto, questa sarà a carico del Fornitore”.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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Spernanzoni Maurizio
Spernanzoni Maurizio
7 Ottobre 2015 9:45

Gli ordini diretti avvengono soprattutto per materiali di immediata necessita’ per effettuare riparazioni. l’importo di tali ordini spesso sono molto bassi inferiori ai 100,00 euro. Come si fa’ ad ammortizzare l’importo di 16,00 euro per ogni ordine ricevuto di basso importo ? Ogni ordine generato dal mepa anche di una riga e’ piu’ lungo di 100 righe e qualche amministrazione chiede il pagamento di 2 marche da bollo , cioe’ 32,00 euro , indipendente dall’importo ordinato. Conclusione sulle RDO e’ possibile imputare sulla offerta il costo della marca da bollo , ma sugli ordini diretti che riguardano importi piccoli non… Leggi il resto »

Beatrice Romano
Beatrice Romano
8 Ottobre 2015 0:42

Un’altra vessazione come se non bastassero quelle che abbiamo subito come fornitori dopo l’entrata in scena del MEPA….. sono indignata!